
Questa pasta con le sarde alla siciliana porta con sé tutto il profumo e il sapore della tradizione siciliana. Un piatto che racchiude in sé il mare e la terra, unendoli in un connubio di sapori unico e inconfondibile.
La prima volta che ho preparato questo piatto è stato dopo un viaggio in Sicilia. Il profumo del finocchietto selvaggio che si diffondeva per casa mi ha riportato immediatamente alle stradine di Palermo dove questo piatto è una vera istituzione.
Ingredienti
- 400g finocchietto selvaggio ottimo per il suo aroma caratteristico che è fondamentale per l'autenticità del piatto
- 300g bucatini la forma cava cattura perfettamente il condimento
- 300g sarde fresche sceglietele ben lucide con occhi brillanti per garantire freschezza
- 30g uvetta dona dolcezza naturale e bilancia il sapore del pesce
- 30g pinoli aggiungono croccantezza e un sapore tostato
- 2 filetti di acciuga per intensificare il sapore di mare
- 1 cipolla base aromatica del sugo
- Zafferano in polvere per il colore dorato e il suo aroma unico
- Olio extravergine d'oliva preferibilmente siciliano per restare in tema
- Sale e pepe
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione del finocchietto:
- Mondate il finocchietto selvatico scegliendo solo le parti più tenere. Lavatelo accuratamente per eliminare eventuali residui di terra. Lessatelo in abbondante acqua bollente salata per circa 10 minuti fino a quando diventa morbido ma ancora consistente. Scolatelo avendo cura di conservare l'acqua di cottura che useremo per la pasta.
- Pulizia delle sarde:
- Pulite le sarde fresche aprendole a libro con un movimento deciso. Eliminate la testa e rimuovete delicatamente la lisca centrale insieme alla coda. Sciacquatele rapidamente sotto acqua fredda e asciugatele tamponando con carta assorbente.
- Preparazione del soffritto:
- Tritate finemente la cipolla e fatela appassire in una padella ampia con i filetti di acciuga spezzettati un bicchiere d'acqua un pizzico di sale e circa 70g di olio extravergine d'oliva. Lasciate cuocere a fuoco medio fino a quando la cipolla non inizia a sfrigolare. A questo punto aggiungete lo zafferano previamente sciolto in un po' d'acqua tiepida.
- Arricchimento del condimento:
- Aggiungete alla base di cipolla l'uvetta precedentemente ammollata e strizzata insieme ai pinoli. Fate insaporire il tutto per circa un minuto mescolando costantemente per evitare che i pinoli si brucino.
- Completamento del sugo:
- Unite le sarde e il finocchietto tritato alla preparazione. Aggiustate di pepe secondo il vostro gusto. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 2 minuti a fuoco basso per permettere ai sapori di amalgamarsi perfettamente.
- Cottura della pasta:
- Nel frattempo cuocete i bucatini nell'acqua di cottura del finocchietto riportata a bollore. Scolateli quando sono ancora al dente e trasferiteli direttamente nella padella con il condimento.
- Mantecatura finale:
- Mescolate delicatamente la pasta con il condimento per distribuire uniformemente i sapori. Lasciate riposare il tutto coperto per 2 3 minuti prima di servire per permettere alla pasta di assorbire ulteriormente i sapori.

Il finocchietto selvatico è davvero l'anima di questo piatto. Ricordo ancora quando mia nonna raccontava di come andasse a raccoglierlo personalmente nelle campagne siciliane. Diceva sempre che il segreto della pasta con le sarde stava proprio nella freschezza di questo ingrediente.
Origini e Tradizione
La pasta con le sarde è uno dei piatti più emblematici della cucina siciliana con origini antichissime. Si narra che questa ricetta sia stata creata dal cuoco del generale arabo Eufemio durante l'invasione della Sicilia nell'827 d.C. Non trovando ingredienti a lui familiari il cuoco utilizzò ciò che l'isola offriva creando questo straordinario piatto che unisce elementi di terra e di mare.
Varianti Regionali
Esistono diverse varianti di questo piatto a seconda della zona della Sicilia. A Palermo si aggiunge spesso la mollica di pane tostata in superficie chiamata "muddica atturrata" che crea una crosticina croccante. Nella versione messinese invece si può trovare l'aggiunta di pomodoro fresco che dona un tocco di acidità e colore al piatto.
Conservazione
La pasta con le sarde si conserva perfettamente in frigorifero per 1 2 giorni in un contenitore ermetico. Sorprendentemente molti siciliani sostengono che il giorno dopo sia ancora più buona perché i sapori hanno avuto modo di amalgamarsi meglio. Per riscaldarla basta aggiungere un filo d'olio e un cucchiaio d'acqua in padella per ravvivare il condimento.
Abbinamenti
Per esaltare al meglio i sapori complessi di questo piatto l'ideale è accompagnarlo con un vino bianco siciliano strutturato come un Grillo o un Catarratto. Se preferite qualcosa di più fresco una birra chiara non troppo amara può essere una valida alternativa soprattutto nelle calde giornate estive.

Domande Frequenti
- → Come si puliscono correttamente le sarde per questa preparazione?
Le sarde vanno aperte a libro, eliminando la testa e la lisca centrale con la coda. È importante lavarle bene sotto acqua corrente per rimuovere eventuali residui.
- → Posso utilizzare pasta diversa dai bucatini?
Sì, tradizionalmente si usano i bucatini, ma si possono sostituire con spaghetti o linguine. L'importante è scegliere un formato di pasta lunga che trattenga bene il condimento.
- → Perché si utilizza l'acqua di cottura del finocchietto?
L'acqua di cottura del finocchietto è ricca di sapore e aromi che vengono trasferiti alla pasta durante la cottura, intensificando il gusto caratteristico del piatto.
- → Come posso conservare questo piatto?
La pasta con le sarde si conserva in frigorifero per 1-2 giorni in un contenitore ermetico. Si consiglia di riscaldarla in padella aggiungendo un po' d'acqua per mantenerla umida.
- → Esistono varianti regionali di questo piatto?
Sì, esistono diverse varianti in base alla zona della Sicilia. Alcune includono mollica di pane tostata in superficie, altre aggiungono pomodoro, mentre a Palermo si preferisce la versione bianca con zafferano.
- → Lo zafferano è indispensabile?
Lo zafferano è un ingrediente caratteristico che dona colore e aroma particolare. Se non disponibile, si può omettere, ma il piatto perderà parte della sua identità tradizionale.