
Le sarde in saor sono il mio vero ricordo dell’estate veneziana: un antipasto ricco di storia, perfetto da preparare in anticipo per goderlo freddo nelle giornate più calde. La dolcezza delle cipolle e la nota acidula dell’aceto esaltano il sapore deciso delle sarde, regalando una combinazione irresistibile a ogni assaggio.
Ho assaggiato per la prima volta le vere sarde in saor nella piccola osteria dove lavorava mia zia e da allora è diventato uno dei miei piatti simbolo delle feste in famiglia. Ogni volta che le preparo sento riemergere quei profumi che sanno di casa e convivialità.
Ingredienti
- Sarde freschissime grandi: il pesce deve avere occhi trasparenti e carni sode
- Cipolle bionde: meglio quelle piatte e dolci così non coprono la delicatezza del pesce
- Aceto di vino bianco: indispensabile per l’autenticità del sapore scegliere aceto non troppo aggressivo
- Pinoli: sceglieteli interi e freschi aggiungono una nota croccante
- Uvetta: lasciata rinvenire prima dell’uso dona dolcezza
- Zucchero: serve a equilibrare l’acidità dell’aceto ne basta poco
- Foglie di alloro: sempre fresche per un profumo intenso
- Farina 00: il rivestimento croccante delle sarde meglio setacciare la farina per evitare grumi
- Olio extravergine di oliva: usato sia a crudo che in cottura
- Olio di arachide: l’ideale per la frittura perché resistente alle alte temperature
- Sale e pepe: da dosare con attenzione perché esaltano i gusti
Istruzioni passo dopo passo
- Preparazione delle sarde:
- Pulire le sarde eliminando teste interiora e la lisca centrale tenendo uniti i due filetti dal dorso. Risciacquarle velocemente e asciugarle con carta da cucina. Questa operazione va fatta con delicatezza per non rovinare la carne del pesce
- Frittura delle sarde:
- Infarinare bene ciascuna sarda scuotendo l’eccesso di farina. Portare l’olio di arachide a 175 gradi e immergervi le sarde un minuto circa. Scolarle su carta assorbente e salarle leggermente. Questo passaggio dona croccantezza senza appesantire
- Cottura delle cipolle:
- Affettare le cipolle sottilissime e cuocerle in olio extravergine di oliva a fuoco lento aggiungendo sale e pepe. Cuocere almeno 20 minuti finché sono morbide senza scurirle. Profumare con alloro sfumare con aceto unire zucchero pinoli e uvetta ammollata in acqua tiepida per 10 minuti
- Assemblaggio e riposo:
- Adagiare le sarde fritte in un piatto fondo e coprirle con la composta calda di cipolle pinoli uvetta e alloro. Coprire il piatto e lasciare riposare in frigorifero almeno una notte. Questo riposo è fondamentale per sviluppare aromi bilanciati
- Servizio:
- Tirare fuori dal frigo mezz’ora prima di servire e accompagnare con pane casereccio o polenta bianca abbrustolita per completare l’esperienza veneziana

Il mio ingrediente preferito sono proprio i pinoli ogni volta li tosto leggermente prima di aggiungerli e nel profumo che sprigionano ritrovo sempre la cucina di mia madre durante le festività in laguna. Ricordo ancora i racconti delle sue giornate tra i banchi del mercato del pesce affollato e pieno di voci
Conservazione delle sarde in saor
Le sarde in saor sono tra gli antipasti più pratici da conservare. Dopo la preparazione è fondamentale lasciarle sempre coperte in frigorifero dove possono restare anche tre o quattro giorni senza perdere sapore né consistenza. Meglio disporle in vassoi di ceramica o vetro coperti con pellicola.
Varianti e sostituzioni
Se non trovi le sarde fresche puoi usare anche il latterino che si presta molto bene a questo tipo di marinatura. In caso di allergia ai pinoli puoi sostituirli con mandorle affettate o ometterli. Le cipolle bionde sono le più delicate ma alcune famiglie usano anche le rosse di Tropea per una sfumatura ancora più dolce.
Suggerimenti per servire
Servi le sarde in saor a temperatura ambiente su crostini di pane caldo oppure abbinale a una fetta di polenta bianca alla griglia. Sono perfette anche come secondo piatto leggero abbinate a un’insalata di stagione. Se vuoi stupire gli ospiti aggiungi qualche goccia di aceto balsamico tradizionale sopra le cipolle
Contexto culturale e storico
Questo piatto nasce nelle botteghe veneziane come metodo per conservare il pesce durante i lunghi tragitti per mare il saor era la marinata che garantiva freschezza e sicurezza anche nei mesi più caldi. Nelle case veneziane le sarde in saor raccontano la storia di una cucina fatta di necessità fantasia e convivialità. Ancora oggi molti locali le propongono nei loro cicchetti tipici simbolo della laguna più autentica e popolare

Domande Frequenti
- → Quanto tempo devono riposare le sarde in saor?
Le sarde in saor devono riposare almeno una notte in frigorifero per ottenere il sapore perfetto.
- → Come scegliere le sarde per questa preparazione?
Scegli sarde grandi, fresche e ben sode. Assicurati che abbiano occhi lucidi e carne compatta.
- → È possibile sostituire le cipolle bionde?
Sì, puoi utilizzare cipolle rosse per un sapore più dolce, ma la tradizione prevede quelle bionde.
- → Quale contorno abbinare alle sarde in saor?
Puoi accompagnarle con fette di pane rustico o polenta bianca grigliata, entrambe ottime per esaltare i sapori.
- → Posso preparare le sarde in saor in anticipo?
Sì, anzi è consigliabile prepararle il giorno prima per ottenere il massimo dal mix di sapori.