
Questa zuppa di cipolle al latte è un piatto riconfortante che trasforma un ingrediente semplice come la cipolla in una crema vellutata e avvolgente, perfetta per le serate autunnali o invernali.
Ho scoperto questa ricetta durante un inverno particolarmente freddo e da allora è diventata una delle preferite della mia famiglia. La dolcezza naturale delle cipolle che si sposa con la cremosità del latte crea un equilibrio di sapori che conquista sempre tutti a tavola.
Ingredienti
- Cipolle bianche: 500 grammi preferibilmente dolci e fresche per ottenere una zuppa dal sapore delicato
- Latte: 750 grammi intero per una consistenza più cremosa e un sapore più ricco
- Burro: 75 grammi di buona qualità per un sapore avvolgente
- Formaggio Gruviera: 80 grammi scegliere un gruviera stagionato per un sapore più intenso
- Pane integrale o ai cereali misti: 2-3 fette preferibilmente un giorno vecchio per creare crostini più croccanti
- Sale: quanto basta per equilibrare la dolcezza delle cipolle
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione delle cipolle:
- Tagliare le cipolle a velo finissimo utilizzando una mandolina per garantire uniformità di cottura. Più sottili sono le fette più velocemente si cuoceranno e più delicato sarà il risultato finale.
- Preparazione del latte:
- Versare il latte nella pentola a pressione con un cucchiaio di acqua e riscaldare a fuoco lento. Questo passaggio è fondamentale per evitare che il latte si cagli durante la cottura ad alta pressione. Il riscaldamento graduale stabilizza le proteine del latte.
- Cottura principale:
- Aggiungere al latte tiepido le cipolle tagliate 50 grammi di burro e un cucchiaino di sale. Chiudere bene la pentola a pressione e dal momento in cui inizia a fischiare contare 10 minuti di cottura. La pressione permette alle cipolle di ammorbidirsi completamente e rilasciare tutti i loro aromi.
- Preparazione dei crostini:
- Mentre la zuppa cuoce tagliare il pane a dadini regolari e farli dorare in padella con il burro rimasto. Girarli spesso per ottenere una doratura uniforme su tutti i lati. I crostini devono risultare croccanti fuori ma ancora leggermente morbidi all'interno.
- Frullatura della zuppa:
- Una volta terminata la cottura lasciare sfiatare completamente la pentola a pressione prima di aprirla. Usare un mixer a immersione per frullare la zuppa fino a ottenere una consistenza vellutata e omogenea. Assaggiare e regolare di sale se necessario.
- Impiattamento finale:
- Versare la zuppa calda nelle fondine preriscaldate. Grattugiare il formaggio gruviera con una grattugia a fori larghi direttamente sulla superficie della zuppa. Completare con i crostini di pane e servire immediatamente per gustare al meglio la combinazione di consistenze e temperature.

Il segreto di questa zuppa è la cipolla bianca dolce. Ricordo ancora quando mia nonna mi insegnò questa ricetta sottolineando come fosse importante tagliarle finissime quasi trasparenti per ottenere quella consistenza vellutata che rende speciale questa zuppa.
Come Conservare
La zuppa di cipolle al latte può essere conservata in frigorifero per un massimo di 2 giorni in un contenitore ermetico. Prima di servirla nuovamente riscaldarla a fuoco dolce aggiungendo un po' di latte se risultasse troppo densa. Sconsiglio il congelamento perché il latte potrebbe separarsi durante lo scongelamento alterando la consistenza cremosa della zuppa.
Varianti e Sostituti
Se sei intollerante al lattosio puoi sostituire il latte vaccino con latte di mandorla non zuccherato che conferirà un sapore leggermente diverso ma ugualmente gradevole. Al posto del gruviera puoi utilizzare del parmigiano stagionato o del pecorino per un sapore più deciso. Per una versione più leggera puoi dimezzare la quantità di burro sostituendolo parzialmente con olio extravergine di oliva.
Abbinamenti e Servizio
Questa zuppa si sposa perfettamente con un calice di vino bianco secco come un Vermentino o un Pinot Grigio. Servila come antipasto in occasioni speciali o come piatto principale accompagnata da un'insalata fresca di stagione. È perfetta anche per una cena informale davanti al camino nelle fredde serate invernali.
La Storia del Piatto
La zuppa di cipolle ha origini antiche e si trova in molte tradizioni culinarie europee. Questa versione al latte è una rivisitazione più delicata della classica zuppa di cipolle francese e rappresenta un esempio di come la cucina italiana riesca a trasformare ingredienti poveri in piatti sofisticati. Nella tradizione contadina del nord Italia le zuppe a base di latte erano comuni per recuperare il pane raffermo e fornire nutrimento nei freddi mesi invernali.

Domande Frequenti
- → Posso usare cipolle rosse invece di quelle bianche?
È consigliabile mantenere le cipolle bianche per questa ricetta, poiché hanno un sapore più delicato che si sposa meglio con il latte. Le cipolle rosse hanno un gusto più intenso che potrebbe alterare l'equilibrio della zuppa.
- → Posso sostituire il formaggio gruviera con un altro tipo?
Sì, puoi sostituire il gruviera con emmental, fontina o qualsiasi formaggio a pasta semidura che fonde bene. L'importante è che abbia un sapore che si armonizzi con la delicatezza della zuppa.
- → Come posso preparare questa zuppa senza pentola a pressione?
Senza pentola a pressione, puoi cuocere le cipolle nel latte in una pentola normale coperta a fuoco basso per circa 35-40 minuti, mescolando occasionalmente per evitare che il latte si attacchi al fondo.
- → Perché bisogna intiepidire il latte prima di aggiungere le cipolle?
Questo passaggio è fondamentale per evitare che il latte cagli durante la cottura. Riscaldandolo lentamente con un po' d'acqua prima di aggiungere gli altri ingredienti, si stabilizza la struttura proteica del latte.
- → Quanto tempo si conserva questa zuppa?
La zuppa si conserva in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore ermetico. Per riscaldarla, usare un fuoco basso e mescolare frequentemente per evitare che il latte si separi.
- → È possibile congelare questa zuppa?
Non è consigliabile congelare questa zuppa poiché contiene latte, che tende a separarsi e cambiare consistenza dopo lo scongelamento, compromettendo la qualità finale del piatto.